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sabato 25 gennaio 2014

Old He-Man.


3 commenti:

  1. Mick Jigsaw non ricorda un momento in cui non fosse su di
    un palco a cantare. La madre , Berta Orietti, aveva una estensione ed un timbro tali che sembrava persino bella sebbene avesse lo chassis di un uovo Fabergè e si vestisse, appunto, come un uovo Fabergè. Berta non aveva un gran repertorio e riflullava roba folk di fiera in fiera, ma era fiera del suo Mick che era dinoccolato come un dipendente di Mangiafuoco e ruggiva come un T-Rex intonato. Le bimbe di qualsiasi età si perdevano nel suo faccino rugoso di scimmia incartapecorita. Nato vecchio, ma vivace come un micio. Del padre di simile fenomeno nessun biografo ha mai trovato traccia. Berta glissava. Berta filava. Ed aveva filato con tanti , ruspanti, aitanti prima degli enta, prima degli enti. Quando proprio era di buon umore, o alticcia, diceva che aveva trovato il suo Mick sotto una pianta, in una buca, nella cassetta della posta.

    Duecento anni in tour. O così pareva a Mick. Era passato per la fase " oggi è martedì quindi deve essere Budapest " e per la fase " non ricordo se è la promozione dell'inedito o dell'ennesimo greatest hits ". Ormai saliva sul palco, accecato dalle luci, e cantava in direzione degli applausi, quando c'erano.
    Era nel camerino a provare un bislacco costume fantasy/retro/glam con il quale si sarebbe fatto intervistare nel corso di una trasmissione rotocalco in qualità di " vecchia gloria del rock " e guardava il crepuscolo accarezzare i colori fuori della finestra quando realizzò che era stanco, finalmente, come era sempre stato il suo muso stropicciato. Anche le sirene di Ulisse ad un certo punto avevano appeso l'ugola al chiodo. Stava per guadagnare la porta quando una voce dal nulla - un paradosso in un edificio ripieno di microfoni - gli disse che era stato mandato dal padre nel mondo perchè portasse gioia alle masse ( " sei nato in un posto in cui nessuno canta più ed è stato proibito ai tuoi genitori di lasciarlo, ma non potevo rassegnarmi all'idea che anche tu scomparissi " ).
    Mick, galvanizzato dalla Missione, a volte basta poco, si pittò come una sciantosa e uscì in direzione dello studio, ma sbagliò porta ed interruppe la diretta di un contradditorio politico. Lo scambiarono per un opinionista. Gli chiesero un parere. Lo diede. Applausi. Ancora. Mai la fine.

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  2. Siamo libri di sangue , come scriveva il Tale e cantava il Talaltro. Siamo vesciche screziate come certi involtini di verza che la suocera si ostina a considerare pietanza primaria in quelle domeniche in cui vorresti solo perderti per quella porzione di città che hai visto la notte prima in quel sogno in cui tutto era elettrico come nel video di Ashes to Ashes e finalmente, dietro un angolo , hai trovato quel baracchino simile ad un bonsai del Flatirion Building in cui un batrace di mezza età e zoppo ha voce roca e poca e ti vende quel numero di Batman della Cenisio con in copertina un Dark Knight di Ernie Chan/Chua dal torace wayne-boring-style ed il cavallo basso che combatte nemici perfettamente mimetizzati nella tapezzeria. Vivi per queste cose e "sai " che prima o poi, sebbene le rughe siano sempre + feroci sugli zigomi ( con tante scuse a Morandi/Dalla ) , girerai quell'angolo, troverai quella rivendita e raggiungerai il tuo nirvana.

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