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sabato 9 maggio 2015

blade runner tribute


2 commenti:

  1. E' come se fossero scappati davvero dalle colonie extra-mondo, riflette Sean - per tutti Il Giovane, sebbene la faccia segnata sopra il collo alla Modigliani faccia pensare ad un cigno millenario - mentre esce dal magazzeno x la stessa botola che aveva violato con le braccia piene di vestiti che ha preso in prestito, senza preoccuparsi troppo di quando potrà renderli.
    Bat Roy, nel frattempo, ha saccheggiato il livello del minimarket. E' un leader carismatico e sembra sempre prendere la decisione giusta, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze x chi non è sotto la sua ala. Ha scelto crackers, biscotti e scatolame. Anna La Pitttata è rimasta immobile davanti alle stampe di marine. Roba cheap che si appende nella cameretta di un ragazzino che non può ancora apprezzare quadri senza prezzo. Anna sogna. Lo ha sempre fatto e sempre lo farà.
    Bat Roy zufola nel silenzio sporcato dai passi della guardia giurata, un tizio dalla faccia di legno che rimpiange i suoi giorni di falegname e che sogna di perdersi in giungle perdute o nel cosmo infinito, ma è finito a combattere contro le ombre nel crepuscolo dei suoi giorni, la pistola al fianco mai disturbata in tanto tempo. Il Giovane scatta come una molla, ma La Pittata resta immobile davanti a quell'oceano lontano e pacifico.
    La guardia non ama i ladri, ma quella è un'altra cosa: un cucciolo che guarda l'infinito e si perde nella giungla di possibilità. La lascia andare e si incammina, la faccia scolpita incrinata da un sorriso.

    Scende il crepuscolo e Bat Roy saluta il pubblico ringraziando i pochi paganti x essere lì ad ascoltare The Blade Runner Tribute Band. Inizia a cantare, cincischiando con il basso. Il Giovane carica la batteria come dovesse rimettere in moto il mondo. La Pittata accarezza le corde della sua chitarra e si lascia cullare dallo sciabordìo delle onde. Adoro il lieto fine.

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