" Quel ramo dello Iago di cromo " era l'incipit della rilettura cyberpunk spruzzata di fantasy dell'Otello del Bardo con un mutaforma di metallo liquido che diventava un albero senziente ed entrava da una finestra nella camera di Desdemona dove rubava un certo fazzoletto. Giano Aries aveva letto di peggio in anni di editing per la Bravi Arrotini e figli e sapeva come mettere alla porta gli aspiranti scrittori in modo che non scegliessero di uscire x la finestra. Gigi "Gigex" Mancini , l'aspirante, aveva qualcosa di Calimero in un quadro di Otto Dix in cui Kalì Mero è un affittacamere a ore in una città nel suo crepuscolo prima della Grande Guerra. Una vittima stropicciata. Giano ne aveva calpestati tanti, ma su questo non riusciva ad alzare il suo tacco tredici ( aveva un fisico da lottatore sumo che ha divorato un corazziere, ma si vestiva come il Joker drag queen della versione non autorizzata di Arkham Asylum ). Una corazza di professionismo incisa dal tarlo dell'umanità. Capita. La prese alla lontana: " Vede, caro Gigex, noi cerchiamo l'istinto, la stilettata , la capacità di mescolare elementi lontani senza riflettere, senza farsi fermare dalle logiche circolari che portano solo al bel compitino..." Gigex ruotò la testa su quanto riempiva lo studio dell'editor e si fermò su di una statuetta di un alieno xenomorfo, un poster di un atleta marziale , un altro di un atleta del tuffo , un vecchio manifesto di propaganda con un comunista rosso ed armato a caccia di bambini x pranzo e la foto di Morticia Aries, la algida consorte del suo anfitrione e disse di un fiato: " Kommodora Findus si era risvegliata dalla ibernazione dopo secoli dalla Grande Sete , il momento in cui tutti i mari erano stati bevuti da una umanità pazza per la siccità che si tuffava dal trampolino persino in mezzo al deserto. Il pianeta assomigliava all'inferno di certe illustraz medievali, ma più arido e senza diavoletti rossi . Strani insettoni vagamente antropomorfi vagavano come zombi. Kommodora vide in lontananza un fil di fumo. Si diresse in quella direzione e raggiunse il dojo-con-cucina di Furio China, un cuoco specializzato in arrosto di insettone vagamente antropomorfo ( la pietanza, non il cuoco ndr ) che insegnava ai suoi allievi come eccellere nella delicata arte di trasformare quei cosi alieni in roba commestibile in una parodia dei vecchi talent shows gastronomici. Monster Chef era trasmesso via satellite ed il segnale era raccolto nello spazio da creature intelligenti a cui il programma non interessava per nulla. " Aries era con le spalle al muro e non poteva contraddirsi, ma nemmeno assumere quel freak. Lo prese di peso e lo lanciò per la finestra. Cadde per cento piani e prese in pieno la signora Aries. So goes life.
" Quel ramo dello Iago di cromo " era l'incipit della rilettura cyberpunk spruzzata di fantasy dell'Otello del Bardo con un mutaforma di metallo liquido che diventava un albero senziente ed entrava da una finestra nella camera di Desdemona dove rubava un certo fazzoletto. Giano Aries aveva letto di peggio in anni di editing per la Bravi Arrotini e figli e sapeva come mettere alla porta gli aspiranti scrittori in modo che non scegliessero di uscire x la finestra. Gigi "Gigex" Mancini , l'aspirante, aveva qualcosa di Calimero in un quadro di Otto Dix in cui Kalì Mero è un affittacamere a ore in una città nel suo crepuscolo prima della Grande Guerra. Una vittima stropicciata. Giano ne aveva calpestati tanti, ma su questo non riusciva ad alzare il suo tacco tredici ( aveva un fisico da lottatore sumo che ha divorato un corazziere, ma si vestiva come il Joker drag queen della versione non autorizzata di Arkham Asylum ). Una corazza di professionismo incisa dal tarlo dell'umanità. Capita. La prese alla lontana: " Vede, caro Gigex, noi cerchiamo l'istinto, la stilettata , la capacità di mescolare elementi lontani senza riflettere, senza farsi fermare dalle logiche circolari che portano solo al bel compitino..."
RispondiEliminaGigex ruotò la testa su quanto riempiva lo studio dell'editor e si fermò su di una statuetta di un alieno xenomorfo, un poster di un atleta marziale , un altro di un atleta del tuffo , un vecchio manifesto di propaganda con un comunista rosso ed armato a caccia di bambini x pranzo e la foto di Morticia Aries, la algida consorte del suo anfitrione e disse di un fiato: " Kommodora Findus si era risvegliata dalla ibernazione dopo secoli dalla Grande Sete , il momento in cui tutti i mari erano stati bevuti da una umanità pazza per la siccità che si tuffava dal trampolino persino in mezzo al deserto. Il pianeta assomigliava all'inferno di certe illustraz medievali, ma più arido e senza diavoletti rossi . Strani insettoni vagamente antropomorfi vagavano come zombi. Kommodora vide in lontananza un fil di fumo. Si diresse in quella direzione e raggiunse il dojo-con-cucina di Furio China, un cuoco specializzato in arrosto di insettone vagamente antropomorfo ( la pietanza, non il cuoco ndr ) che insegnava ai suoi allievi come eccellere nella delicata arte di trasformare quei cosi alieni in roba commestibile in una parodia dei vecchi talent shows gastronomici. Monster Chef era trasmesso via satellite ed il segnale era raccolto nello spazio da creature intelligenti a cui il programma non interessava per nulla. "
Aries era con le spalle al muro e non poteva contraddirsi, ma nemmeno assumere quel freak. Lo prese di peso e lo lanciò per la finestra. Cadde per cento piani e prese in pieno la signora Aries. So goes life.