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venerdì 24 maggio 2013

saguaro commission.


5 commenti:

  1. Dai Diari di Bruno Enna di prossima pubblicazione per i tipi degli Editori Riuniti Contro Crepascolo: " Paolino Paperotto minacciava di non arrivare al numero otto e così, una sera, mi ritrovai con gli altri cartoonists coinvolti in una sorta di veglia irlandese che culminò in una sbronza memorabile (...) Il taxi mi scodellò davanti all'uscio di casa mia e non so come guadagnai il mio lettino scavato nello chassis di una 313. Precipitai nelle braccia di Morfeo come Valeria Marini che rompe un tacco tredici sul tetto del Flatirion bldg. Sognai. J. Edgar Hoover era ancora alive & kicking negli anni in cui erano cool Starsky & Hutch ed Altai & Jonson. Era a capo di una fantomatica Commissione Saguaro e stava interrogando Will Sampson ( il Grande Capo del Cuculo di Forman ndr ) sull'ubicazione di una Valle Misteriosa ( di quelle che pullulano nelle storie di Zagor disegnate da Chiarolla ndr )in cui cresceva un cactus da cui era possibile distillare il Carburante Universale che avrebbe messo la parole fine alla Guerra Fredda e ridimensionato gli arabi. J.Edgar viveva per le schermaglie con i commies e stava facendo pressione sulla Marvel Comics perchè cancellasse quella retcon secondo cui Steve Rogers " non " era il Capitan America maccartista degli anni cinquanta. La Saguaro Commission aveva qualcosa dei MIB di Castelli. Doveva proteggere lo statu quo antea. Sampson non cedeva: sapeva che Hoover avrebbe fatto bruciare le piante grasse. Il capo dello FBI lo sottopose ad un lavaggio del cervello. Grande Capo uscì dalle segrete stanze con una missione: penetrare la Casa delle Idee e stecchire Steve Englehart che in quei giorni stava impostando la sottotrama del secondo Cap anticomunista. Non si può contare troppo sul senso dell'orientamento di un pellirossa ipnotizzato. Grande Capo entrò con la grazia di uno tsunami nell'ufficio sbagliato e sorprese Steve Gerber e Gene Colan che si sganasciavano come cavalli di fronte ad un cosplayer di Orestolo il Papero. Sampson prese un cuscino dalla sedia di Gene The Dean e cercò di soffocare Howard the Duck ( " ti porto con me ! " ). Fu fermato con un colpo di taglio al plesso solare da Jack The King Kirby ( sulla agressività di Mezza Porzione Kirby si legga The Dreamer di Eisner ndr ). Mi svegliai con la classica lampadina sopra la testa. Era quasi l'alba. Dormivo dal crepuscolo. Chiamai immediatamente sulla Linea Rossa il mio sidekick Luigi Sinis perchè buttasse giù o storyboard di un Romanzo Bonelli sullo MK Ultra. Mi rispose la sua segreteria. Cattivo! "

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